Perché evitare la forma passiva nel testo legale?
Sarebbe meglio evitare, quando possibile, la forma passiva. Questo non perché il passivo sia antiestetico – anzi – o perché non ci piaccia, ma perché di fatto genera confusione.
Diciamolo, per un giurista la forma passiva è qualcosa di familiare, qualcosa con cui si sta a proprio agio quando si scrive.
Ma cosa succede quando si legge il documento pieno di forme passive scritto da un altro professionista?
La risposta è questa: i tempi di lettura si dilatano. Non importa quanto siamo allenati alla lettura e competenti in materia, la velocità di lettura si riduce.
E cosa succede ad una persona “non addetta ai lavori” che legge un documento pieno di forme passive?
Anche qui, ecco la risposta: probabilmente la persona dovrà rileggere più e più volte il testo per comprendere il significato (spesso anche in maniera parziale).
Lo abbiamo già accennato nel nostro articolo sulle 3 Regole da seguire per migliorare la leggibilità di un documento legale ma vogliamo ribadirlo anche qui: evitare le forme passive renderà la lettura di un testo più rapida e scorrevole migliorando la leggibilità del documento.
Ma perché leggere una frase al passivo è più “difficile”?
Perché non è chiaro, nelle frasi al passivo, chi è il soggetto dell’azione. Bisogna sforzarsi per capire chi sta facendo cosa.
Facciamo un esempio:
- La merce viene consegnata (forma passiva).
- Il corriere consegna la merce (forma attiva).
Nella forma passiva non sappiamo CHI consegna la merce mentre nella frase in forma attiva abbiamo dovuto mettere un soggetto ed è chiaro chi è che sta facendo qualcosa.
Nel primo caso dobbiamo fare uno sforzo cognitivo superiore per capire chi è che deve consegnare, nella seconda frase lo sforzo è ridotto al minimo perché la risposta è già nella frase.
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